È stato approvato, dal Consiglio dei Ministri, il decreto correttivo di riforma del lavoro sportivo. Tante e importanti le novità previste, tra le quali l’ampliamento della nozione di lavoratore sportivo, allargata, ora a nuove figure, i contratti di collaborazione per i dilettanti, e ancora il capitolo delle agevolazioni fiscali e contributive.

Sarà possibile anche per le cooperative e gli enti iscritti al Registro unico nazionale del terzo settore (Runts) iscriversi al Registro delle attività sportive dilettantistiche.

È stata ampliata la facoltà di auto-destinazione degli utili per società ed associazioni dilettantistiche.

Si amplia, inoltre, anche la nozione di lavoratore sportivo, al fine di includere nuove figure, necessarie e strumentali allo svolgimento delle attività sportive.

Nel segmento del dilettantismo, vengono esplicitati i presupposti per l’instaurazione di rapporti di lavoro sportivo autonomo, nella forma di collaborazione coordinata e continuativa.

È prevista la digitalizzazione degli adempimenti connessi alla costituzione dei rapporti di lavoro sportivo, per mezzo del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

Viene definita la figura del volontario sportivo e consentita la sottoscrizione di contratti di apprendistato professionalizzante con giovani a partire dall’età di 15 anni.

Sono previste agevolazioni fiscali e contributive per i lavoratori sportivi, e per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale, nell’area del dilettantismo.

Restando, ancora, nell’area del dilettantismo, viene anticipata l’abolizione del vincolo sportivo.
Il commento del presidente della Fipav Sicilia, Nino Di Giacomo:«Si tratta, dal mio punto di vista, di una riforma che possiamo definire epocale per le ricadute sullo sport dilettantistico. Proprio in ragione di questa considerazione, stiamo già pianificando, per il mese di settembre, un convegno targato Fipav Sicilia di cui saranno protagonisti vari esperti del settore. Sarà un’occasione importante perché inviteremo tutte le società, gli addetti ai lavori, i dirigenti e soprattutto i responsabili di questioni fiscali dei club, per mettere in piedi un percorso fondamentale di acquisizione e di scambio di informazioni essenziali per comprendere a pieno gli effetti di questa misura».